Quando le lacrime mancano

21/05/2018

Photo by Shawn Carpenter

Occhi arrossati e secchi, un prurito sempre più fastidioso. Sono i sintomi della sindrome da occhio secco, ne sono affette 350 milioni di persone nel mondo e ne soffre il 25 percento degli italiani. E le donne, dopo i 50 anni, ne soffrono di più manifestano forme più gravi rispetto agli uomini. La sindrome dell’occhio secco è in aumento a causa del troppo tempo passato davanti a pc e smartphone e dell’inquinamento.

Occhio secco

Con il passare degli anni gli occhi producono lacrime che hanno una quantità inferiore di lipidi e questo causa una veloce evaporazione della parte acquosa con conseguente secchezza oculare. Quando il film lacrimale che protegge, idrata e nutre gli strati esterni dell’occhio è scarso o di una qualità non buona si ha la sensazione di fastidio che caratterizza la sindrome dell’occhio secco.

Sintomi

Caratteristica è la difficoltà ad aprire gli occhi quando ci si sveglia e la comparsa di stanchezza o affaticamento e talvolta muco all’interno o attorno l'occhio. Uno dei campanelli d’allarme è la continua lacrimazione. Sembra un paradosso, ma è la reazione che il nostro organismo mette in atto per contrastare la secchezza oculare.

Film oculare

È una struttura molto complessa ed fondamentale per la corretta funzionalità del bulbo oculare. Talmente importante, che è considerato come un vero e proprio tessuto liquido.

Grazie all’ammiccamento il film viene disteso sulla superficie dell’occhio mantenendolo integro. Di norma l’occhio ammicca 15-30 volte al minuto. La rottura del film innesca lo stimolo al successivo ammiccamento e umidificazione dell’occhio. Tra le funzioni c’è anche quella di assicurare il nutrimento all’occhio e consentire alla lacrima di mantenersi “adesiva” nei confronti del globo oculare.

Diagnosi e terapie

É principalmente clinica e l’esame oculistico serve per riscontrare o meno un’alterazione della congiuntiva e del film lacrimale. Durante la visita si effettuano dei test, di pochi minuti, per verificare la qualità e la quantità delle lacrime.

I trattamenti per migliorare i fastidi sono numerosi, ma è una malattia cronica, per la quale al momento non esiste una vera e propria cura. Sono soprattutto su colliri. L’obiettivo è aumentare la quantità di film lacrimale per compensare la carenza.