I nostri occhi

28/05/2018

Photo by Nonsap Visuals

La vista
È il senso con cui percepiamo gli stimoli luminosi, e dunque la figura, il colore, le misure e la posizione degli oggetti. L’occhio raccoglie la luce attraverso l’iride e ne regola l’intensità, la focalizza con un sistema regolabile di lenti per formare un'immagine sulla retina. Questa  immagine viene tramutata in una serie di segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello per l'elaborazione e l'interpretazione.

Occhio e cervello lavorano insieme in modo coordinato per ordinare le informazioni e costituiscono il sistema visivo. Ma non tutti vediamo allo stesso modo, alcune persone hanno uno o più difetti visivi o una malattia che limitano o talvolta impediscono la visione.

Avere difficoltà visive per l’avanzare dell’età o a causa di malattie, o addirittura essere affetti da una forma di cecità crea difficoltà diverse in base alla gravità del problema, l’età, le circostanze e l’ambiente in cui la persona vive.

L’ipovisione, deficit della visione, è una condizione costante di acutezza visiva che limita la persona nella vita normale, ne condiziona quella lavorativa e di relazione.

Secondo Organizzazione mondiale della sanità sono 246 milioni le persone ipovedenti nel mondo e in Italia sono oltre 1,2 milioni.

Le cause
Esiste un vasto numero di condizioni che portano al deficit visivo, dal problema congenito a un fattore ereditario, in molti casi è dovuto a una malattia acquisita.

Tra le cause più frequenti di perdita bilaterale della visione, nel mondo industrializzato, troviamo la degenerazione maculare e la retinopatia diabetica. L’invecchiamento della popolazione è un altro fattore determinante, nel 50% dei casi di ipovisione all’origine c’è la cataratta. Trattabile grazie a un intervento ormai di routine nei paesi avanzati, ma questo non avviene per mancanza di mezzi nei paesi in via di sviluppo. Anche il glaucoma e la degenerazione maculare possono provocare importanti danni visivi.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità una persona è:

  • cieca quando l’acuità visiva corretta nell’occhio migliore è inferiore a 1/20,
  • ipovedente quando è compresa tra 3/10 e 1/20.

Patologie Oculari:
Cataratta
È la progressiva perdita di trasparenza del cristallino nell'occhio che comporta una diminuzione della vista. Può interessare uno o entrambi gli occhi. È una conseguenza dell’invecchiamento e si manifesta in età adulta/senile. Altri fattori che possono favorire o accelerare la comparsa sono:

  • l’esposizione ai raggi ultravioletti;
  • diabete;
  • fumo;
  • obesità;
  • traumi oculari;
  • malattie infiammatorie oculari;
  • assunzione prolungata di alcuni farmaci, come il cortisone.

La cataratta può non dare sintomi se l’opacizzazione è modesta o lontana dall’asse visivo. Quando l’opacità si localizza centralmente si ha una sensazione di annebbiamento, difficoltà a guidare di sera e visione doppia.

La diagnosi viene fatta durante la visita oculistica.

L’intervento chirurgico è il solo trattamento efficace. Viene sostituito il cristallino opacizzato con uno artificiale (IOL) in materiale sintetico. Nella stragrande maggioranza dei casi il recupero visivo è rapido e soddisfacente.

Degenerazione maculare
È nella maggior parte dei casi legata all’età ed è una delle patologie più gravi dell’occhio. Colpisce la macula, cioè la parte centrale della retina che consente la visione distinta. Si stima che il 5-10% della popolazione oltre i 75 anni ne sia colpita.

Sono due forme legate all’età:

  • la forma secca (atrofica), nella quale vi è una degenerazione progressiva della macula, con un lento peggioramento della visione centrale e la comparsa di “zone scure” (scotomi);
  • la forma umida (essudativa), provocata dalla formazione di vasi sanguigni anomali, i neovasi, che si sviluppano al di sotto della retina centrale. Ha un’insorgenza acuta e si manifesta con una riduzione visiva centrale e la percezione di immagini deformate.

La diagnosi viene fatta durante la visita oculistica, possono essere necessari esami strumentali come OCT, la tomografia a coerenza ottica, o la fluorangiografia retinica e l’angiografia al verde di indocianina.

L’età, dopo i 55 anni è un fattore di rischio importante, a cui seguono:

  • fumo;
  • familiarità;
  • ipertensione arteriosa;
  • disordini cardiovascolari;
  • alti valori di colesterolo.

Nelle forme iniziali il trattamento preventivo consiste nell’assumere vitamine ed antiossidanti, i cosiddetti integratori alimentari. Per le forme umide sono prescritte le iniezioni intraoculari di molecole anti-VEGF in grado di bloccare la proliferazione dei neovasi dannosi per la retina.

Glaucoma
È una grave malattia irreversibile che provoca un progressivo danno del nervo ottico e si manifesta con una perdita del campo visivo a partire dalla periferia. La causa più frequente è un aumento della pressione interna dell’occhio. Ne sono affetti oltre 60 milioni di persone nel mondo, tra i 40 e gli 80 anni di età.

Le due forme più comuni sono: il glaucoma cronico semplice (ad angolo aperto) e il glaucoma acuto (ad angolo chiuso). Il primo è asintomatico e ci si accorge del difetto del campo visivo solo quando è in fase molto avanzata ed è già avvenuto un restringimento del campo visivo, come se si vedesse “attraverso il buco di una serratura”. Nel caso del glaucoma cronico sono fondamentali la visita oculistica e la misurazione della pressione oculare (in particolare dopo i 40 anni).

Il glaucoma acuto (ad angolo chiuso) si manifesta con un dolore violento al bulbo oculare, arrossamento oculare, vomito e riduzione visiva transitoria. Può essere prevenuto con una visita oculistica per riscontrare una predisposizione anatomica dell’occhio.

I principali fattori di rischio sono:

  • pressione oculare troppo alta;
  • età superiore ai 40 anni e aumenta con il passare degli anni;
  • familiarità;
  • diabete;
  • miopia elevata.

Il trattamento del glaucoma può includere colliri, farmaci orali, chirurgia laser, chirurgia tradizionale, o una combinazione di questi.

Retinopatia diabetica
È una complicanza del diabete ed è legata ad alterazioni vascolari della circolazione retinica. Colpisce generalmente entrambe gli occhi.

Nei Paesi industrializzati la retinopatia diabetica rappresenta la prima causa di cecità non traumatica in età lavorativa negli adulti tra 20 e 74 anni.

Le forme sono: non proliferante (tipica delle fasi iniziali); proliferante, più grave, iniziano a formarsi sulla retina nuovi vasi sanguigni, che possono rompersi e causare una riduzione della vista di entità variabile. Inizialmente può causare solo lievi problemi di vista o risultare asintomatica, ma la progressione può portare alla cecità.

È strettamente legata al diabete e al controllo metabolico. Altri fattori di rischio sono:

  • ipertensione;
  • gravidanza;
  • fumo;
  • stress;
  • diete ricche in zuccheri e grassi;
  • fattori genetici.

Il buon controllo del diabete è fondamentale per prevenire la malattia ed è importante necessario sottoporsi a visite oculistiche periodiche di controllo, per monitorare la malattia e intervenire precocemente quando compaiono i segni.