H4O – Hackathon for Ophthalmology è partito

21/05/2018

I progetti funzionano quando alla base c’è un’idea condivisa. Ed è questo lo spirito di H4O Hackthon for Ophthalmology.

Il 19 aprile, al lancio all'Università Milano-Bicocca, c’erano tutti coloro che sono impegnati a contribuire a questo progetto di innovazione tecnologica per illustrare le finalità, il background e le opportunità.

H4O è un percorso che promuove l’innovazione e lo sviluppo di progetti centrati sui bisogni di persone ipovedenti e non vedenti. È promosso dalla Società Oftalmologica Italia (SOI), Fondazione Cottino e Novartis.

Ricerca etnografica, innovazione, co-progettazione, co-design, sono gli aspetti del progetto che sono stati spiegati dai promotori e dai partner dell’iniziativa.

Ha aperto l’incontro la Prof.ssa Elisabetta Camussi / Dipartimento di Psicologia e Presidente Rete dei Servizi di Ateneo Università di Milano-Bicocca. Che per il terzo anno promuove e contribuisce a questo progetto, cresciuto costantemente in questi anni.

Il Dr. Matteo Piovella, Presidente della Società italiana di oftalmologia, ha fatto una panoramica sulle patologie e su quanti ne soffrono, sui costi della sanità di oggi e di come aumenterà nei prossimi anni. Ha evidenziato quanto i difetti della vista penalizzino l’apprendimento e l’attenzione nei bambini e nei ragazzi. E che quando si superano i 50 anni, si possono presentare malattie come la cataratta, curabile con l’intervento chirurgico, e patologie gravi e subdole, come maculopatia e glaucoma.

Giuseppe dell’Erba di Fondazione Cottino ha spiegato che questa è una grande opportunità di crescita professionale e personale e che la Fondazione è storicamente molto attenta all’ambito oftalmologico. Novartis, azienda farmaceutica da sempre impegnata nella ricerca di soluzioni per il bene delle persone.

Uno spazio è stato dedicato anche al dopo “hackathon”: i premi tangibili, la proprietà intellettuale e di cosa fare per la registrazione di un brevetto.

Il prossimo appuntamento è per l’11 maggio per un pomeriggio di “clustering” dei dati raccolti dalle osservazioni sul campo.