21/05/2018
AISG http://www.aisgglaucoma.org
Del glaucoma ci si accorge tardi. I danni sono diversi nei due occhi, e poiché la visione è binoculare non si realizza subito di avere un difetto.
È una malattia degenerativa che coinvolge entrambe gli occhi: quando la pressione intraoculare si alza troppo, e provoca danni permanenti al nervo ottico, portando a ipovisione e cecità
Importanti avanzamenti per il trattamento sono emersi dal 2° Congresso Internazionale dell'associazione Italiana per lo Studio del Glaucoma (AISG) che si è tenuto lo scorso mese di marzo Milano.
«La vera grande novità è poter curare il tipo di glaucoma “ad angolo chiuso” con lo stesso intervento che si esegue per la cataratta. - Spiega il Professor Stefano Miglior, direttore della Clinica Oculistica, Policlinico di Monza, Università Milano Bicocca e presidente del congresso -. Con la facoemulsificazione si può gestire spesso in modo risolutivo il glaucoma ad angolo chiuso e addirittura dire addio ai farmaci poiché rimuovendo, come si fa per la cataratta, il cristallino che continua a crescere, si permette all’angolo irido-corneale di rimanere aperto». Le persone perdono autonomia e autosufficienza, senza spiegarsi il perché, ma allo stesso tempo realizzano di non essere più in grado di fare cose semplici, come attraversare la strada da soli. «Si tratta di un killer silenzioso della vista - avverte Miglior - perché molte persone non si accorgono di averlo per lungo tempo e arrivano dall’oculista quando la situazione è già fortemente compromessa».
Fino ad oggi, non erano state sperimentate cure risolutive per il glaucoma, ma solo per rallentarlo.
Ne soffrono 1 milione 200 mila persone in Italia, 55 milioni nel mondo e si stima che potrebbero superare i 65 milioni nel 2020. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il 50% dei pazienti non sa di averlo perché si arriva tardi alla diagnosi. A essere più colpiti sono gli anziani dai 60-65 anni ma il glaucoma può insorgere già a partire dai 40.